Wednesday 24 August 2016

21 agosto: yo soy una trucha

la Ecco di nuovo il nostro amico Venceslao che ci viene a prendere insieme ad Ariel. Il potere dei social: ha già le foto del nostro giro al Salar di Uyuni.... fortunatamente non i video!
Scorrazziamo in giro per la città a tutti i miradores più importanti, incluso un giro panoramico in teleferica.




Circa un anno fa sono state inaugurate le 3 linee (rossa, gialla, verde come i colori della bandiera) di questa modernissima teleferica che agevola in modo molto efficace gli spostamenti dei pendolari da El Alto verso il centro di La Paz. Tanto che è già in programma la costruzione di sltre tre linee.






La città sembra sconfinata e si estende in  una conca con i quarteri più ricchi a valle e quelli via via più poveri sui pendii verso El Alto. A colpo d'occhio si vede subito che quasi tutte le facciate delle case sono di mattoni a vista senza intonaco perchè, ci spiega Venceslao, in questo modo si pagano meno tasse sulla casa. 
I quartieri più ricchi sono invece caratterizzati da grandi case in stile Miami con giardino.

In fondo alla conca, visitiamo la Valle della Luna, un'ampia distesa di pinnacoli di argilla abitati, così vuole la leggenda popolare, dagli spiriti andini che fanno sentire la loro presenza quando il vento soffia in quest'area. Quando Venceslao ha provato a spiegare questo fenomeno a sua nonna, lei lo ha preso per matto!



Non è nemmeno mezzogiorno ma, come vuole la tradizione con Venceslao, siamo già a pranzo a suon di Chola Sandwitch (unavsorta di porchetta) e cipolline piccanti.


L'ultima tappa è il mercato della frutta e verdura nei pressi del nostro hotel ma quando arriviamo ci imbattiamo in una fiumana di gente chiassosa che assiste alla festa del quartiere di San Pedro. Le cholitas, vestite di tutto punto con i costumi tradizionali, volteggiano per le strade seguite da file di uomini festanti. 





Le donne sono molto eleganti, piene di gioielli e ornamenti mentre gli uomini portano in mano i loro camion.



Alcuni personaggi agghindati in modo curioso attirano la nostra attenzione: sono i rappresentanti della famiglia che ha sovvenzionato la festa del quartiere e portano al petto, oltre a grossi peluche (minions inclusi!) posate e chincaglierie varie, anche un quadro con la foto della famiglia che avrà questo compito il prossimo anno.





Salutiamo il nostro mitico Venceslao con bigliettino di ringraziamenti ispirato al suo motto "yo soy una trucha"



ultimi giri di acquisti per il mercatino delle streghe poi non resistiamo e torniamo verso il cortile dove abbiamo visto allestito un palco per la festa del quartiere: arriviamo appena in tempo per vedere il corteo festante che da stamattina gira per le strade entrare nello spiazzo. Gli uomini sono quasi tutti ubriachi: uno punts la Etta fino a quando la moglie non esce a ripigliarselo per le orecchie! 
Proviamo ad entrare ma la security bardata fino ai denti non ce lo permette. 



Ultima ottima cena in hotel e saluti: rientriamo con voli diversi...Grazie a tutte Chicas e buon rientro!!!!

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