Abbiamo superato la notte a -15 gradi e siamo pronte per la prima tappa del giorno di nuovo alla Laguna Colorada per un incontro ravvicinato con i fenicotteri rosa che la popolano a centinaia. Questa laguna, la più grande che abbiamo incontrato, deve il suo nome alle microscopiche alghe che le conferiscono colori differenti, dal rosso al viola, nelle varie ore del giorno e fonte di nutrimento per i flamengo.
Senza nemmeno renderci conto spendiamo qualche ora ad ammirare questi eleganti e al tempo stesso buffi gruppi di fenicotteri di cui solo qui si trovano tutte e 3 le specie: delle Ande, del Cile e di James.
La giornata è tutto un crescendo di sorprese tra lagune e paesaggi mozzafiato. Attraversiamo il deserto del Siloli con rocce di forme bizzarre e il famoso albero di pietra
Proseguiamo attraverdo El Paso del Inca, un lungo canyon dove facciamo una gradevole passeggiata a piedi mentre Zenon e Pavel allestiscono l'ormai consueto pic-nic
e poi via verso altre lagune (Honda, Hedionda, Canapa), tutte diverse e una più bella dell'altra
fino a El pasito Tum Tum, la pista accidentata che prende il nome dal rumore delle pietre al passaggio dei fuoristrada e che ci conduce verso il piccolo villaggio di San Juan, la nostra destinazione per la notte.
L'hotel di stasera supera ogni nostra aspettativa: un grazioso hotel completamente di sale quasi solo per noi!
ma la domanda sorge spontanea: perchè se i boliviani sono mediamente tutti di bassa statura costruiscono letti così alti su cui ci si deve arrampicare???
No comments:
Post a Comment